La crescita dell'economia italiana
sta rallentando: il 2018 potrebbe chiudersi con un aumento del
Pil dell'1,1 per cento e il 2019 dell'1,0 per cento. È la
previsione di Confcommercio che, alla vigilia della
presentazione della Nota al Def, ha tagliato di un decimo di
punto le precedenti stime su entrambi gli anni. I consumi
crescerebbero dello 0,9 per cento quest'anno e dello 0,8 per
cento l'anno prossimo, sempre che, ha spiegato il direttore del
Centro studi Mariano Bella, nel 2019 non scattino le clausole di
salvaguardia. L'inserimento nella prossima legge di bilancio
delle misure previste dal contratto di governo potrebbe portare
il deficit 2019 al 2,8% del Pil. Il centro studi dell'
associazione calcola 5 miliardi di costo per la revisione della
legge Fornero, 5 per la "mini flat tax", 5 per la prima fase di
avvio del reddito di cittadinanza e 2,2 di spesa per interessi
aggiuntiva. A questo si deve sommare anche il costo delle spese
indifferibili.
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