A quattro mesi dall'inizio della
stretta sui salvataggi in mare con la linea dura del ministro
dell'Interno Matteo Salvini, c'è stata una "riduzione
relativamente modesta" degli sbarchi in Italia che è coincisa
"con un forte aumento del numero di morti e dispersi". Lo rileva
un rapporto dell'Ispi, che esprime dubbi sull'utilità delle
politiche di deterrenza nei confronti del soccorso in mare.
Il rapporto confronta tre periodi: 16 luglio 2016-15 luglio
2017; 16 luglio 2017- maggio 2018; giugno-settembre 2018. Nel
primo periodo, quello dei 12 mesi precedenti al calo degli
sbarchi, si stima siano annegate poco meno di 12 persone al
giorno. L'anno che coincide con le politiche Minniti è stato
accompagnato da una netta diminuzione del numero dei morti,
sceso a circa 3 persone al giorno. Ai quattro mesi di politiche
Salvini corrisponde invece un nuovo aumento del numero di morti
e dispersi (8 persone al giorno).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA