"Il 30 luglio, nella riunione al Coni,
Malagò disse che la candidatura di Torino da sola non poteva
andare avanti e che, se volevamo metterlo ai voti, ne avrebbe
avuti solo 2 o 3 dal Comitato olimpico". Lo rivela, durante le
comunicazioni al Consiglio regionale del Piemonte sulle
Olimpiadi invernali del 2026, il governatore Sergio Chiamparino.
"Con la sindaca Appendino decidemmo di dare la disponibilità al
tridente con l'unica condizione che non ci fosse una città
preminente, cosa che ci fu garantita", aggiunge Chiamparino che
non risparmia critiche alla maggioranza pentastellata di Palazzo
Civico, "il cui atteggiamento - dice - ha fortemente indebolito
e minato la credibilità della candidatura". "A questo punto -
conclude - se c'è uno spiraglio per tenere dentro le valli noi
ci siamo, anche se ritengo cruciale l'assenza di Torino.
Continuo a pensare che qualche spiraglio possa esserci".
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