La Cina respinge le pesanti accuse
di interferenze e di orchestrare un'aggressiva campagna
militare, economica e politica per espandere la sua influenza
negli Stati Uniti (fino a puntare a un presidente diverso da
Donald Trump) e in altre regioni del mondo, definendole "prive
di fondamento". In una nota diffusa in mattinata, la portavoce
del ministero degli Esteri Hua Chunying ha replicato ai pesanti
giudizi del vicepresidente Mike Pence sollecitando un cambio di
rotta per "fermare i danni ai rapporti bilaterali".
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