La grandezza di Jackson Pollock come
cerniera tra il prima e il dopo e la vivacità di New York che
negli anni Cinquanta del secolo scorso diventò la capitale del
contemporaneo. Sono i due filoni che si intrecciano nella
mostra "Pollock e la scuola di New York", da domani al 24
febbraio al Complesso del Vittoriano, a Roma. Un appuntamento di
grande appeal in particolare per il capolavoro del grande
artista, l' opera Number 27 prestata dal Whitney Museum ed
esposta per la prima volta nella Capitale. La grande tela -
olio, smalto e vernice in alluminio - lunga oltre tre metri,
occupa uno spazio privilegiato accanto agli altri big della
pittura di quegli anni, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz
Kline, Robert Motherwell. Una cinquantina di tele preziose, una
carrellata di colori, forme e linee per raccontare gli anni
dell' espressionismo astratto.
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