La polizia della capitale
ungherese, da due giorni, sta mandando via i senzatetto dai
sottopassaggi e dai parchi, per applicare la legge che sanziona
chi vive senza fissa dimora nei luoghi pubblici. Per evitare che
la Corte costituzionale o i tribunali possano eventualmente
ostacolare l'esecuzione della legge, il governo Orban l'ha fatto
iscrivere anche nella Costituzione con gli ultimi emendamenti in
giugno scorso. I poliziotti intimano ai barboni - circa 30 mila
a Budapest - di allontanarsi da dove sono. Il terzo avvertimento
può essere seguito dall'incarcerazione. I beni - coperte, sacchi
a pelo, borse - sono messi sotto sequestro, anche bruciati.
Tutto questo nei termini della legge. Secondo il governo ci sono
posti a sufficienza nei punti di accoglienza istituiti per
accogliere i senzatetto, ma le organizzazioni di carità
contestano questa circostanza: a disposizione ci sono non più di
11 mila posti, dice Gabor Ivanyi, pastore protestante che dirige
una grande organizzazione di aiuto umanitario.
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