Come in una sequenza
cinematografica, sono esposte una vicina all'altra, alla Gam di
Milano, le quattro versioni di "Valenza Gradenigo davanti agli
inquisitori" di Francesco Hayez, tra cui l'ultima, di cui si
conosceva l'esistenza ma che finora non era mai stata trovata.
Il soggetto - Valenza Gradenigo, colpevole di aver tentato di
salvare l'amato Antonio Foscarini, condannato per tradimento nel
1662, viene condotta davanti ai giudici dell'Inquisizione, tra
cui il padre - viene considerato emblematico dello spostamento
della pittura di Hayez su un binario romanzesco e sentimentale,
salutato da grande successo. La prima versione dell'opera
risale al 1832, l'ultima - quella appena scoperta - al 1845. Mai
esposto da Hayez in vita, il quadro fu realizzato per il conte
Lutziw, diplomatico austriaco nipote di Metternich. Ricomparso
sul mercato antiquario tedesco agli inizi del Duemila, è stato
attribuito ad Hayez solo nel 2017. Di qui l'occasione per la Gam
di presentare al pubblico il dipinto.
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