Sette agenti, appartenenti ai servizi
segreti egiziani, finiranno nel registro degli indagati
nell'ambito dell'indagine delle Procura di Roma sulla morte di
Giulio Regeni. Nei loro confronti i pm contestano il reato di
sequestro di persona. L'iscrizione formale verrà fatta dal pm
Sergio Colaiocco nei primi giorni della prossima settimana. Il
coinvolgimento dei sette è legato anche all'analisi dei tabulati
telefonici da cui risulta che il giovane ricercatore italiano
era pedinato e controllato almeno fino al 25 gennaio del 2016,
giorno della sua scomparsa. I risultati dell'attività di
indagine svolta da Ros e Sco sono noti alle autorità egiziane da
almeno un anno in quanto presenti nella informativa messa a
disposizione nel dicembre dello scorso anno dalla magistratura
romana.
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