Il 17enne interrogato sui tragici
fatti della Lanterna azzurra di Corinaldo "ha risposto" alle
domande del Procuratore dei minorenni di Ancona Giovanna
Lebboroni. Lo ha detto lo stesso procuratore al termine di un
"interrogatorio di tre ore". Quelli forniti dal giovane -
indagato per omicidio preterintenzionale e lesioni perché
sospettato di avere spruzzato spray urticante che ha causato il
panico e poi sei morti nella calca - sono, secondo Lebboroni,
"sicuramente elementi utili, nel senso che tutto è utile.
Indaghiamo a 360 gradi". "Dispiaciuto? E' evidente, come tutti
nella comunità senigalliese e nei dintorni perché sono comunità
piccole. Sono tutti addolorati i ragazzi". Hanno risposto così i
difensori del 17enne, Andrea Mone e Martina Zambelli, che hanno
definito l'interrogatorio "un primo confronto con la Procura".
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