La legge sugli straordinari,
ribattezzata "legge schiavitù", che ha portato in piazza
migliaia di persone in Ungheria in questi giorni contro il
governo di Viktor Orban, aspetta ancora la firma del presidente
della Repubblica. Eppure, le imprese hanno già iniziato a
distribuire fra i dipendenti i nuovi contratti di lavoro.
I sindacati, sul piede di guerra, hanno chiesto oggi al capo
dello Stato Janos Ader di non siglare la nuova norma che aumenta
il tetto degli straordinari fino a 400 ore l'anno. Se dovesse
entrare in vigore, hanno annunciato, sarà battaglia, con una
mobilitazione nazionale. "Faremo scioperi in tutto il Paese,
combinati con blocchi stradali", sullo stile dei gilet gialli in
Francia, ha minacciato il presidente della confederazione
'Mszsz' Laszlo Kordas.
Ader potrebbe firmare la legge prima di Natale, ma ci sono
anche altre due opzioni: il presidente può infatti rimandare al
Parlamento il testo contestato, per delle verifiche, oppure
chiedere un controllo della Corte costituzionale.
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