Sono 10 le persone rimaste ferite,
in maniera non grave, per i danni provocati dalla scossa di
magnitudo 4.8 sull'Etna: è quanto emerso dalle due riunioni
che si sono tenute nelle prime ore di oggi al Centro
coordinamento dei soccorsi convocato dal prefetto di Catania,
Claudio Sammartino. Tracciato un primo bilancio provvisorio dei
danni, con i crolli di muri e case e danni a chiese, soprattutto
a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, e della chiusura a scopo
precauzionale del tratto tra Acireale e Giarre dell'autostrada
A18 Catania-Messina, per lesioni presenti sull'asfalto della
carreggiata vicino ad Acireale. Sono state 190 le telefonate
giunte, tra le 3.23 e le 7 del mattino, al 112, di cui 150
smistate ai vigili del fuoco e 40 al settore di intervento
medico. Nel frattempo nel Catanese, oltre alle squadre dei
vigili del fuoco al lavoro dalla notte - arrivate anche da
Siracusa, Messina e dalla Calabria - sta giungendo altro
personale dei pompieri dalla Campania e da Lazio.
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