Almeno 10 mila persone sono scese
di nuovo in piazza, oggi, davanti al parlamento a Budapest, per
protestare contro la cosiddetta "legge schiavitù", voluta dal
governo del premier Viktor Orban e approvata in dicembre, che
aumenta fino a 400 ore l'anno gli straordinari che i datori di
lavoro potranno chiedere ai dipendenti. In aggiunta, i sindacati
ungheresi hanno indetto uno sciopero generale per sabato 19
gennaio con manifestazione.
Il presidente della Federazione sindacale unitaria ungherese,
Laszlo Kordas, ha annunciato che i sindacati presenteranno al
governo le loro richieste, che comprendono salari più alti e un
sistema di pensionamento più flessibile. Se il governo non si
siederà a negoziare, ha detto Kordas, lo sciopero del 19 sarà
confermato.
Da parte sua il portavoce del governo Orban, Istvan Hollik,
ha asserito che la protesta dei sindacati è fomentata dal
milionario filantropo George Soros.
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