La Consulta ha dichiarato
inammissibile il ricorso per conflitto di attribuzione
presentato dal Pd contro l'iter di approvazione della manovra al
Senato: un iter troppo compresso, secondo i ricorrenti, che non
aveva permesso un esame dei contenuti del maxi-emendamento del
governo. A fare ricorso era stato il gruppo del Pd al Senato e
37 senatori singolarmente. La Corte doveva innanzitutto
stabilire se questi soggetti fossero titolati a proporre un
conflitto tra poteri dello Stato e ha deciso che lo sono i
singoli parlamentari. Superato questo problema tecnico ha però
respinto il ricorso perché nelle violazioni denunciate non ha
riscontrato quel livello di manifesta gravità che avrebbe
giustificato il suo intervento. Allo stesso tempo, però, ha
lanciato un monito: simili modalità di approvazione dovranno
essere abbandonate per le leggi future, che altrimenti potranno
non superare il vaglio di costituzionalità.
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