Indossano gilet arancioni, colore
simbolo della zona in cui vivono, e in piazza hanno anche
portato i loro figli le 300 famiglie che vivono ai limiti della
zona rossa di ponte Morandi a Genova e che, con un presidio,
chiedono di essere temporaneamente ricollocate nel corso dei
lavori per la demolizione e ricostruzione del ponte. "I bambini
sono la nostra priorità - dice Giorgio Sacchi del comitato
abitanti ai confini della zona rossa -. Siamo preoccupati per la
presenza di amianto che sicuramente sta nei palazzi che verranno
abbattuti e secondo molti studiosi anche nei monconi del ponte".
La manifestazione appena cominciata prevede un presidio
davanti a palazzo Tursi dove una delegazione sarà ricevuta dal
commissario Bucci, poi un corteo che passerà dalla sede della
Regione in piazza De Ferrari e andrà fino alla Prefettura. Oltre
agli striscioni i manifestanti portano un cartello al collo: "Se
hai un cuore unisciti a noi, noi siamo Genova".
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