"Con mia moglie siamo a pezzi,
siamo morti. Ma abbiamo ancora la speranza che Julen sia vivo".
Enormemente provato, José Rossello, il padre del bimbo di due
anni caduto domenica in un pozzo vicino Malaga, ha lanciato un
appello a continuare le operazioni di salvataggio, perché si è
detto convinto che "rivedrò vivo mio figlio". In dichiarazioni
ai media, ha ringraziato per l'appoggio che con la moglie Vicky
stanno ricevendo da "tutte le persone che ci danno forza, le
imprese che offrono aiuto, gli psicologi, la guardia civile e
tutti quanti stanno lavorando giorno e notte senza tregua".
"Abbiamo un angelo che ci aiuta a che Julen esca fuori vivo", ha
detto José, riferendosi al primogenito morto all'età di 3 anni.
Intanto, si è mobilitata anche l'impresa svedese Stockholm
Precision Tools AB, che localizzò e trasse in salvo i 33
minatori imprigionati in una miniera in Cile nel 2010.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA