Un grandioso bagno di folla,
con almeno 120 mila persone accorse per acclamarlo davanti alla
cattedrale ortodossa di San Sava, ha concluso in serata la breve
ma intensa visita di Vladimir Putin a Belgrado.
Una visita durata poche ore ma che è servita a rafforzare
ulteriormente i rapporti, già solidi e stretti, tra Russia e
Serbia, principale alleato di Mosca nei Balcani.
Quella riservata al presidente russo a Belgrado è stata
un'accoglienza straordinaria e al tempo stesso impensabile in
una qualsiasi altra capitale europea, a dimostrazione della
enorme popolarità di cui godono tra i serbi la Russia e il
leader del Cremlino. Non solo per la storica vicinanza
spirituale, religiosa e linguistica tra i due Paesi slavi, ma
anche per la ferma posizione di Mosca a sostegno dell'integrità
territoriale della Serbia, contro l'indipendenza del Kosovo. E
anche per le critiche russe all'espansionismo a est della Nato,
che i serbi non vedono di buon occhio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA