Dopo l'omicidio a Pesaro di
Marcello Bruzzese, fratello di un pentito di 'ndrangheta, "tante
persone sono venute spontaneamente a riferire" in Procura. Lo ha
detto il Procuratore di Pesaro Cristina Tedeschini durante un
incontro pubblico promosso da Anm Marche e coordinamento
provinciale antimafia su "Le criminalità organizzate nelle
Marche" a cui hanno partecipato, tra gli altri, il procuratore
generale Sergio Sottani e il procuratore distrettuale di Ancona
Monica Garulli. "Questo - ha aggiunto Tedeschini - è il prezioso
tesoro del nostro tessuto sociale, nell'ambito del quale nessuno
si azzarderà a instaurare il metodo mafioso, che ha i suoi perni
nell'intimidazione, nell'assoggettamento e nell'omertà - ha
proseguito - perché questo è un territorio che non appena riceve
minacce di tipo mafioso si precipita a denunciare. Ma se la
permeabilità del crimine organizzato non è nel metodo mafioso,
può annidarsi nei fenomeni economici, nel riciclaggio di
capitali da operazioni illecite".
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