Spunta l'allarme uranio al
Grand Canyon, in Arizona, uno dei parchi naturalistici più
visitati al mondo. I milioni di turisti che hanno visitato il
palazzo del museo tra il 2000 e il 2018 potrebbero essere stati
esposti alle pericolose radiazioni. A denunciare un possibile
rischio alcuni media Usa che riprendono un reportage condotto da
giornale locale 'Arizona Republic'. Secondo il responsabile
della sicurezza e della sale del Parco, Elston Stephenson, il
pericolo per la salute dell'uomo proveniva da alcune rocce di
uranio immagazzinate in alcuni contenitori lasciati in un'area
del museo. I contenitori potrebbero aver esposto il pubblico
adulto a radiazioni 400 volte più alte dei limiti di sicurezza.
Una soglia che per i bambini e' stata addirittura 4.000 volte
più alta. Ora le rocce sono state rimosse e le indagini sono in
corso. Stephenson denuncia quindi come la sua richiesta di
informare il pubblico sui possibili rischi a cui e' stato
esposto sia stata ignorata dai dirigenti del parco nazionale
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