I muri si mettono a tremare quando
Ghali decide di alzare al massimo il volume del suo nuovo
singolo 'I Love You', presentato a una sessantina di detenuti e
detenute under 25 del carcere di San Vittore. E in tanti si
alzano per ballare la canzone che il rapper 26enne ha definito
"una lettera d'amore a un carcerato immaginario". "Ho ricordi
molto forti di quando da piccolo venivo a trovare mio padre che
era recluso qui", ha raccontato. "E' stato proprio il figlio di
un altro detenuto a farmi scoprire che cos'è la beatbox (una
tecnica che consiste nel riprodurre i suoni di una batteria con
la bocca, ndr)". La nuova canzone del giovane, nato e cresciuto
a Baggio, nella periferia di Milano, da genitori tunisini uscirà
questa notte, a un anno esatto da 'Cara Italia', singolo Triplo
platino con un video che conta oltre 107 milioni di
visualizzazioni. Ma 'I Love You', dice Ghali, non è solo una
canzone, bensì un progetto "per fare comunicare il carcere con
il mondo esterno".
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