Si stava imbarcando, dopo l'arresto
in Bolivia, salendo "la scaletta" di un aereo "della polizia
federale brasiliana", dopo essere stato preso in carico da
"sette agenti" brasiliani, ma poi "c'è stato un conciliabolo"
tra loro e gli agenti boliviani e alla fine l'aereo brasiliano è
ripartito "senza di me": sono arrivati i poliziotti italiani che
lo hanno riportato in Italia. Così Cesare Battisti nel primo
verbale reso ieri nel carcere di Oristano ha raccontato la sua
"consegna". Battisti è stato sentito nel carcere di Oristano dal
magistrato di Sorveglianza di Cagliari, in vista dell'incidente
di esecuzione davanti alla Corte d'Assise d'appello di Milano.
"Le modalità riferite dal detenuto - ha spiegato l'avvocato
Davide Steccanella - trasferito praticamente sulla pista di
decollo dell'aeroporto da un aereo brasiliano ad uno italiano,
confermano che si è trattato di una mera consegna diretta alla
polizia italiana di soggetto estradato dal Brasile". Da qui la
richiesta di 30 anni invece dell'ergastolo.
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