Una giuria ha deciso che
Apple dovrà pagare 31 milioni di dollari di danni per la
violazione dei brevetti di una tecnologia, di proprietà del
produttore di chip Qualcomm, che aiuta gli iPhone a connettersi
rapidamente a internet e prolungare la durata della batteria.
Il verdetto arrivato ieri in una corte federale di San Diego
segue un processo di due settimane che ha contrapposto due ex
alleati divenuti aspri avversari. Qualcomm intentò causa nel
2017 in merito a tecnologie utilizzate in iPhone 7, iPhone 7
Plus, iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X.
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