La Corte di Cassazione ha
revocato l'obbligo di dimora nel comune di residenza cui era
sottoposto dal 17 dicembre scorso il presidente della Regione
Calabria Mario Oliverio. Il provvedimento era stato emesso dal
gip su richiesta della Procura di Catanzaro per abuso d'ufficio
nell'ambito dell'inchiesta "Lande desolate" per presunte
irregolarità in due appalti gestiti dalla Regione per la
realizzazione della sciovia di Lorica e dell'aviosuperficie di
Scalea. Gli appalti al centro dell'inchiesta, condotta dalla
Guardia di finanza con il coordinamento della Procura-Dda
catanzarese diretta da Nicola Gratteri, sono gestiti
dall'impresa di costruzioni di cui é titolare Giorgio Ottavio
Barbieri, arrestato il dicembre scorso - poi posto ai
domiciliari dal riesame - e ritenuto vicino alla cosca di
'ndrangheta dei Muto di Cetraro (Cosenza). Soddisfazione per la
decisione della Cassazione è stata espressa dai legali di
Oliverio, gli avvocati Armando Veneto e Vincenzo Belvedere.
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