/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Bus: egiziano 13enne ha dato allarme

Bus: egiziano 13enne ha dato allarme

Sindaco Crema, è' un egiziano che aveva nascosto il cellulare

MILANO, 21 marzo 2019, 12:56

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un ragazzino egiziano di 13 anni presente sull'autobus dirottato ieri ha finto di pregare in arabo mentre, in realtà, stava avvertendo il padre che l'autobus era sotto sequestro. E' uno dei dettagli raccontati dal sindaco di Crema Stefania Bonaldi, secondo la quale tra gli studenti, nonostante la paura provata in quei momenti "è scattato un gioco di squadra". Un altro, infatti, aveva chiamato dopo aver raccolto un cellulare da terra.
    "Mio figlio ha fatto il suo dovere, sarebbe bello se ora ottenesse la cittadinanza italiana", ha detto Khalid Shehata, il padre di Ramy, il 13enne che ieri ha nascosto il cellulare all'autista sequestratore ed è riuscito a fare la prima telefonata al 112. "Siamo egiziani, sono arrivato in Italia nel 2001, mio figlio è nato qui nel 2005 ma siamo ancora in attesa di un documento ufficiale. Vorremmo tanto restare in questo Paese. Quando ieri l'ho incontrato l'ho abbracciato forte".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza