Alexandre Benalla, l'ex consigliere
dell'Eliseo sotto inchiesta per violenze a margine di una
manifestazione di studenti il 1 maggio 2018, dovrà rispondere di
nuove accuse. Al termine di un interrogatorio, l'ex
collaboratore di Emmanuel Macron è stato messo sotto inchiesta
per essere "intervenuto nell'esercizio di una funzione
pubblica", nella fattispecie al fianco della polizia. Per lui,
anche l'accusa di "porto d'armi non autorizzato" che la
magistratura ha desunto da un selfie che Benalla si è scattato
mentre impugna una pistola.
Intanto, la Commissione d'inchiesta del Senato ha deciso di
rinviare alla giustizia il caso di "false testimonianze" da
parte non soltanto di Benalla ma del suo ex collega all'Eliseo
Vincent Crase, e di Patrick Strzoda, capo di gabinetto di
Macron. Alla giustizia, il Senato ha deciso di trasmettere anche
le deposizioni del segretario generale dell'Eliseo, Alexis
Kohler, e del generale Lionel Lavergne, capo della sicurezza
della presidenza.
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