Mario Ginatta, figlio del patron
della Blutec, colosso del settore automotive in amministrazione
giudiziaria dopo l'arresto dei vertici societari per una
presunta truffa ai danni dello Stato, è stato condannato con
rito abbreviato a 8 mesi di carcere, commutati in libertà
controllata. Era accusato di avere pagato una minorenne per una
prestazione sessuale nell'ambito dell'inchiesta 'Tacco 12', su
un presunto giro di ragazze immagine di alcuni club privè
avviate alla prostituzione.
Con Ginatta, difeso dall'avvocato Luigi Chiappero, sono stati
condannati anche il suo 'tuttofare' Vincenzo Liello e il
fidanzato di una delle giovani che si è costituita parte civile,
Michal Palumbo. Processati con rito abbreviato, sono stati
condannati rispettivamente a 1 anno e 8 mesi e a 4 anni e 8
mesi.
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