Emilio Fede non deve andare in
carcere a scontare la condanna definitiva a 4 anni e 7 mesi per
il caso Ruby bis. Lo ha deciso la Procura generale di Milano
accogliendo l'istanza di differimento della pena presentata dal
legale Salvatore Pino, in vista di una richiesta di detenzione
domiciliare.
Per Fede, dunque, con la decisione di oggi della Procura
generale si apre la strada dei domiciliari, regime detentivo con
cui dovrà scontare almeno la prima parte della pena, alcuni
mesi, prima che la parte rimanente della condanna arrivi a 4
anni, quando poi potrà chiedere l'affidamento in prova ai
servizi sociali. Affidamento che, invece, Nicole Minetti potrà
chiedere già nei prossimi giorni, perché la sua pena di 2 anni e
10 mesi (sotto i 4 anni) è stata subito sospesa.
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