Gli organizzatori delle proteste
in Sudan, che hanno portato alla destituzione del presidente
Omar al Bashir, hanno sospeso i colloqui con il Consiglio
militare che ha preso la guida del Paese in quanto non ha
risposto alle richieste di immediato trasferimento dei poteri a
un governo civile.
Secondo Mohammed al-Amin Abdel Aziz, portavoce
dell'Associazione dei professionisti sudanesi (Spa) che ha avuto
un ruolo chiave nelle manifestazioni, il comitato politico del
Consiglio militare è troppo vicino ad al Bashir, che ora si
trova in carcere a Khartoum. L'Associazione ha lanciato un
appello per nuove proteste.
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