E' morto Iroso, l'ultimo mulo che era
stato in forza alle truppe alpine. Aveva 40 anni, equivalenti a
120 per un uomo, che erano stati festeggiati nel gennaio scorso
dalle 'penne nere' e dai proprietari, che lo avevano preso
all'asta quando l'Esercito 'pensionò' i muli per passare ai
mezzi cingolati. Per Iroso c'era stata una festa di compleanno
con tanto di alza bandiera e fanfara in stile adunata alpina, a
Cappella Maggiore (Treviso), dove viveva. Iroso, numero di
matricola 212 scolpito sullo zoccolo e in forza alla disciolta
Brigata Cadore, era ormai quasi cieco e acciaccato dal peso
degli anni. Era solito seguire passo dopo passo Gigliola, cioè
quella che da almeno una decina d'anni era stata la sua
compagna, morta prima di lui, raccontano gli alpini che lo
custodiscono, tanto che per il dolore ha ragliato,
inconsolabile, per due giorni. Così il proprietario, Antonio De
Luca (ex alpino), aveva trovato per fargli compagnia 'Winie',
una giovane asina.
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