"Al momento non c'è una pista
privilegiata, tutte le ipotesi" sulla causa della morte "sono in
campo. Attendiamo di capire quello che emergerà dall'autopsia".
Lo ha detto l'avvocato Giovanni Conticelli del foro di Firenze,
legale della famiglia di David Solazzo, il cooperante italiano
trovato morto nella sua casa sull'isola di Fogo. "Cercheremo un
contatto con un avvocato locale - ha aggiunto - per seguire sul
posto la vicenda giudiziaria e intanto capire cosa emergerà
dell'esame autoptico". Conticelli conosceva Solazzo e lo ricorda
come "una persona brillante, capace, che ha amato il suo lavoro
e non ha mai avuto problemi nei luoghi dove ha lavorato. Era
amato e ben voluto da tutti perché aveva la capacità di entrare
nella dimensione della comunità locale". Nessun commento sulla
vicenda dai genitori e dalla sorella del cooperante chiusi nel
proprio. Secondo Giorgio Menchini, presidente della ong Cospe,
il 31enne sarebbe stato trovato in una pozza di sangue.
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