"Confido che una volta sentito dai
magistrati la mia posizione possa essere archiviata in tempi
brevi. Qualora ciò non dovesse accadere, entro 15 giorni, sarò
il primo a voler fare un passo indietro, rimettendo il mio
mandato, non perché colpevole, bensì per profondo rispetto del
ruolo che ricopro". Lo afferma in una nota il sottosegretario
alle Infrastrutture della Lega Armando Siri, indagato dalla
procura di Roma per corruzione. "Dal primo momento ho detto di
voler essere immediatamente ascoltato dai magistrati per
chiarire la mia posizione. La disponibilità dei magistrati ad
essere ascoltato c'è e confido di poterlo fare a brevissimo.
Sono innocente - afferma Siri -, ribadisco di avere sempre agito
correttamente, nel rispetto della legge e delle istituzioni, e
di non avere nulla da nascondere. Proprio per questo, vivo
questa situazione con senso di profonda amarezza".
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