La Città di Torino e la Regione
Piemonte, soci fondatori del Salone del Libro, hanno chiesto
agli organizzatori della manifestazione di rescindere il
contratto con la casa editrice AltaForte. "E' necessario
tutelare il Salone del Libro, la sua immagine, la sua impronta
democratica e il sereno svolgimento di una manifestazione
seguita da molte decine di migliaia di persone", affermano in
una nota le due istituzioni.
"E' una richiesta assurda, abbiamo pagato lo stand e siamo
giustamente al Salone del Libro. Se dovessero rescindere il
contratto, faremo causa. E, ovviamente, la vinceremo", commenta
Francesco Polacchi, editore di Altaforte ed esponente di
Casapound. "Non so perché è stata fatta questa richiesta -
afferma - Non siamo né razzisti né antisemiti e vogliamo
confrontarci con gli altri".
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