Antichi tesori delle zone di
guerra in Medio Oriente in vendita su Facebook. Lo denuncia il
New York Times citando alcuni ricercatori, secondo i quali fra
gli oggetti preziosi in vendita potrebbero essercene alcuni
rubati dai miliziani dell'Isis. Al momento ci sono almeno 90
gruppi su Facebook legati alle vendite illegali di antichità
medio orientali: contano - afferma Amr Al-Azm, professore si
storia del Medio Oriente alla Shawnee State University dell'Ohio
- decine di migliaia di membri. Fra gli oggetti in vendita anche
un busto presumibilmente sottratto da Palmira, occupata a lungo
dai militanti dell'Isis. La rivelazione ha indotto Charles
Hughes, il co-fondatore di Facebook, a invita il governo e la
politica americana a intervenire per 'dividere' la società
divenuta ormai un vero e proprio monopolio. La società replica
secca: ''capiamo la necessità di responsabilità'', ma questo è
un obiettivo che non si raggiunge con la divisione".
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