C'è attesa e preoccupazione, a Milano, nei negozi che vendono la cosiddetta 'Cannabis legale' o 'Cannabis light'.
Da un lato, infatti, si teme che il recente pronunciamento della Corte Costituzionale possa dare via a una stretta sulle licenze di commercializzazione, dall'altra si recrimina sulla "speculazione politica" che sta creando "fake news" sui prodotti a base di marijuana.
"Si tratta proprio di un'altra cosa", dice Maurizio Gola,
titolare di una rivendita che espone il marchio 'Santamaria'.
"Qui vengono donne a comprare l'olio per i dolori mestruali,
sportivi per i prodotti antidolorifici - racconta - Poi, certo,
arriva anche qualche ragazzo che chiede da fumare e gli dico che
ha sbagliato posto". "Io ho investito in una nuova attività -
spiega un ex manager che ha deciso di darsi alla coltivazione di
canapa - e questa campagna politica è sbagliata non solo perché
mette a rischio i posti di un settore in espansione, ma perché
sta screditando un mondo che nulla ha a che vedere con la
droga".
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