Ai Wei Wei ha visitato i laboratori
di scenografia e la sartoria del Teatro dell'Opera di Roma in
vista della collaborazione nata con il teatro per il quale
firmerà regia, scene e costumi di una Turandot in scena il 24
marzo del 2020. "Non avrei accettato l'invito ad occuparmi di
una regia lirica - ha detto Ai Wei Wei - perché mi sento
piuttosto lontano dalla musica. Due sono gli aspetti che però mi
hanno convinto. Uno generale, perché credo che l'opera racconti
la contemporaneità, i problemi culturali e politici di oggi
narrati, in questo caso, attraverso Turandot''. "Credo sia
indispensabile programmare un teatro attento a tutti i fermenti
artistici contemporanei - ha aggiunto il sovrintendente Carlo
Fuortes - e sempre alla ricerca del nuovo. E così, volendo
proporre una nuova regia di un lavoro amatissimo come Turandot,
ho ritenuto che la rilettura attuale da parte di uno degli
artisti contemporanei più affermati, Ai Wei Wei nato e cresciuto
in Cina, potesse risultare di grandissimo interesse''.
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