"Le canzoni sono qualcosa di vivo,
non si può pensare che rimangano inalterate nel tempo. Sta
all'onestà dell'interprete riconoscere i cambiamenti avvenuti:
io non ci sono più, non ci sono più quegli impianti, quei
musicisti. Panta rei". Francesco De Gregori spiega così la
voglia di rimettersi in gioco, di cambiare le carte in tavola
ancora una volta. Stavolta la sfida è "De Gregori & Orchestra",
il tour estivo che ripropone i suoi successi in un chiave
sinfonica e che debutta stasera, 11 giugno, alle Terme di
Caracalla a Roma. "A un certo punto un artista deve farsi
tentare dal suono orchestrale - spiega De Gregori, poco prima di
salire sul palco -. L'orchestra cambia tutto, produce timbriche
e dinamiche già nascoste nelle canzoni, aumentandone le
potenzialità". In scaletta 22 pezzi (con l'apertura strumentale
di Oh, Venezia), i più adatti a compenetrarsi con la Gaga
Symphony Orchestra. Assente la bandiera W L'Italia: "è molto
assertiva, pugnace, con il dito puntato: non me la sento di
farla ora".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA