In "alcune riunioni dell'intero
staff" si è "parlato del fatto che il budget di 200mila euro,
normativamente imposto per la campagna elettorale per le
elezioni europee, era troppo limitato per le esigenze della sua
campagna elettorale. Peraltro, alcune spese (...) venivano in
parte pagate per contanti. In alcuni casi ho visto la Comi
pagare in contanti, ma non so se poi le relative somme sono
state contabilizzate". Lo ha messo a verbale l'ex addetto
stampa, indagato, dell' eurodeputata uscente Lara Comi,
indagata.
Comi nella maxi inchiesta della Dda milanese, che il 7 maggio
scorso ha portato a 43 misure cautelari, è indagata per
finanziamento illecito, corruzione e truffa aggravata ai danni
del Parlamento europeo, ipotesi quest'ultima che vede indagato,
tra gli altri, anche il giornalista Andrea Aliverti, ex addetto
stampa dell'eurodeputata che è stato sentito per due volte, il
15 e il 17 maggio scorso, prima da teste e poi da indagato, dal
pm Luigi Furno, uno dei titolari dell'indagine.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA