La violenza su una ragazza di 18 anni
da parte di cinque giovani andalusi a Pamplona nel 2016 fu
"stupro di gruppo" e non abuso sessuale. Lo ha deciso la Corte
Suprema spagnola che ha condannato gli autori della violenza a
15 anni di carcere. Lo stupro e la successiva condanna dei
giovani a soli 9 anni di galera per "abuso sessuale" avevano
scioccato la Spagna, suscitato la condanna unanime del mondo
politico e portato in piazza migliaia di donne. Esattamente un
anno fa gli autori della violenza, che su Whatsapp si erano dati
il soprannome 'Manada' (il 'Branco'), erano stati rimessi in
libertà. La violenza era avvenuta durante le Sanfermines. Gli
avvocati dei cinque stupratori chiedevano che fossero prosciolti
sostenendo che i rapporti sessuali fossero consenzienti.
Oggi la Corte Suprema ha stabilito che "la vittima ha subito
dieci aggressioni sessuali da parte degli imputati che hanno
approfittato della situazione".
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