"La lucida fredda, spietata
geometria criminale" di Igor non deve lasciare, "sbavature nella
fase esecutiva o evocare rivisitazioni critiche che possano
suonare come autentico pentimento o come inizio di una revisione
critica: in perfetta coerenza con la propria Weltanshauung"
Feher "non ha inteso fornire alcun autonomo contributo alla
ricostruzione dei fatti, rivendicando con compiaciuto orgoglio
di 'essere pagato per tacere'". Lo si legge nella sentenza che
condanna all'ergastolo Igor 'il russo'.
Il gup, nel motivare la mancata concessione delle attenuanti
generiche al serbo, accusato di due omicidi e altri reati e
detenuto in Spagna per un triplice assassinio, osserva che la
confessione, "peraltro non completa, si riduce a una semplice
contabilizzazione sequenziale refrattaria a ogni profilo di
autocritica, quasi come fosse inserita in un fluire
deterministico, oggettivamente non associata ad alcuna
prospettiva di mitigazione della pena che, peraltro, Feher non
sembra nemmeno attendersi".
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