Per Dio "nessuno è
straniero" o "escluso". Lo ha detto il Papa introducendo la
messa nella basilica vaticana dedicata ai migranti e ai loro
soccorritori. "I più deboli e vulnerabili devono essere aiutati"
e "si tratta di una grande responsabilità, dalla quale nessuno
si può esimere", ha sottolineato il pontefice nell'omelia della
messa a sei anni dalla sua visita a Lampedusa. I migranti "sono
persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie!
Non si tratta solo di migranti. Nel duplice senso che i migranti
sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di
tutti gli scartati della società globalizzata".
Nel corso della messa si è pregato in particolare per i
soccorritori in azione nel Mediterraneo. "Signore Gesù, benedici
i soccorritori nel Mar Mediterraneo, e fa crescere in ciascuno
do noi il coraggio della verità e il rispetto per ogni vita
umana": è una delle preghiere recitata da un fedele nel corso
della messa celebrata da Papa Francesco.
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