Cresce la suggestione di una Brexit
no deal a Londra, a dispetto dei toni possibilisti di Ursula von
der Leyen su un ipotetico ulteriore rinvio dell'uscita del Regno
Unito dall'Ue. A rilanciarla è l'irrigidimento della posizione
espressa ieri sera da entrambi i candidati Tory all'imminente
successione a Theresa May come premier britannico, Boris Johnson
e Jeremy Hunt, sul backstop: il cruciale quanto contestato
meccanismo vincolante imposto da Bruxelles come potenziale
clausola di salvaguardia futura del confine aperto in Irlanda.
Interpellati durante un faccia a faccia in streaming organizzato
dal tabloid Sun, sia Johnson sia Hunt hanno escluso persino
l'ipotesi di poter accettare un accordo di divorzio rivisto che
dovesse prevedere il compromesso di un backstop a termine
(peraltro finora negato dai 27). Una svolta che Simon Hoare,
deputato Tory moderato e presidente del comitato parlamentare
sull'Irlanda del Nord, ha definito "preoccupante e deprimente"
nel suo radicalismo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA