Insulti razzisti, botte e anche la
pretesa di un risarcimento per avere subito un furto. Per questo
motivo i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno arrestato
due fratelli, di 30 e 38 anni, di Tivoli, ritenuti responsabili
di violazione di domicilio, lesioni e tentata estorsione.
I due ieri avevano preso parte ad un presidio anti nomadi a
Guidonia Montecelio vicino a Roma e hanno guidato un raid
presumendo che fossero stati alcuni nomadi a compiere un furto
nel loro box. Nella circostanza, i due, pronunciando anche
frasi, per cui si sta valutando l'eventuale contenuto
discriminatorio, sono entrati in casa, hanno preteso dai
componenti della famiglia di nomadi il pagamento della somma di
200 euro quale risarcimento del danno derivante dal furto
avvenuto all'interno del loro box auto.
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