il sorteggio per la composizione del
Csm "è manifestamente incostituzionale in tutte le sue
versioni". Così il presidente dell' Anm Luca Poniz boccia anche
l'ultima versione contenuta nella riforma della Giustizia del
ministro Bonafede, che prevede prima il sorteggio dei magistrati
candidabili e poi l'elezione di chi raccoglie il maggior numero
di voti. "L'autorevolezza del Csm - ha avvertito Poniz, parlando
al Comitato direttivo centrale dell' Anm - viene fortemente
compressa da un meccanismo di elezione a sorteggio". Il problema
non è solo "l'incostituzionalità" del sorteggio, ha sottolineato
il segretario dell'Anm Giuliano Caputo. "È anche irricevibile il
messaggio di sfiducia che si dà nei confronti dell'intero corpo
elettorale della magistratura", ha aggiunto.
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