Il gettito relativo al tributo sui
servizi indivisibili (Tasi) ha registrato "un valore di circa
4,6 e 4,7 miliardi nei primi due anni di applicazione (2014 e
2015) che scende poi a circa 1,2 miliardi nel 2016 e 1,1 nei due
anni successivi, in corrispondenza all'esclusione da tale
tributo dell'abitazione principale". Lo fa sapere Gian Paolo
Oneto che guida la direzione centrale per la contabilità
nazionale all'Istat, in occasione dell'audizione in commissione
Finanze alla Camera. Quindi dal 2015 al 2018 si sono persi 3,6
miliardi di euro.
Il gettito complessivo di Imu e Tasi sulle seconde case dello
scorso anno, sulla base dei primi dati provvisori, vale comunque
"21 miliardi e 983 milioni". Nel dettaglio, nel 2018 l'Imu
risulterebbe "in leggerissima riduzione" sul 2017 (a 19,9 mentre
l'anno prima si era avvicinata a 20 miliardi) mentre la Tasi
sarebbe stabile.
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