"Quello della Tav non è uno
schieramento politico, ma culturale. Solo chi voleva farci
rimanere nella preistoria, i cavernicoli potevano dire no alla
tav. Oggi si vota la fiducia e ogni deputato grillino passerà
sotto il banco e dirà sì o no. Io sarò lassù e ogni volta che un
deputato del M5S passerà e dirà sì, io dirò 'Tav': sì Tav, si
Tav. Qui cade l'ultimo simulacro del M5S. Se loro hanno tradito
i loro elettori, su quello che era il loro dogma, dovrebbero
dimettersi in massa". Lo ha detto Giorgio Mulè, deputato e
portavoce di Forza Italia, ospite della trasmissione 'L'Italia
s'è desta' su Radio Cusano Campus.
"Sono i peggiori pagnottisti, anche rispetto a quelli della
prima Repubblica. Hanno speso 300mila euro per fare un'analisi
costi benefici fatta da professori che hanno un pregiudizio
sulla Tav, oggi che il loro premier li sconfessa, perché oggi
Toninelli non si alza e toglie il disturbo?".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA