Per il momento Pechino non sembra
intenzionata a schierare l'esercito cinese a Hong Kong. Lo ha
fatto capire il portavoce dell'ufficio affari cinese di Hong
Kong e Macao, Yang Guang, che nel corso di una conferenza
stampa, rispondendo a una domanda, ha detto che Pechino confida
nella polizia locale per mantenere l'ordine.
Yang ha sottolineato che le "manifestazioni radicali" hanno
spinto Hong Kong "sull'orlo di una situazione molto pericolosa",
avvertendo di non "confondere la moderazione con la debolezza".
E ha puntato il dito contro "forze anti-cinesi" occidentali,
come la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi, che aveva
definito le proteste "uno spettacolo meraviglioso da vedere", e
l'ex ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt, che aveva
sollecitato un'indagine sull'uso della forza da parte della
polizia di Hong Kong. La presa di posizione di Pechino è una
delle più forti dall'inizio delle proteste: raramente ha
organizzato una conferenza stampa, ma questa è stata la seconda
in due settimane.
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