"E' stata una grande sfida, una
bellissima avventura, è il mestiere che voglio fare da quando
avevo 14 anni e finalmente ce l'ho fatta ora che ne ho quasi
40": è una Ginevra Elkann felice la cineasta che presenta il suo
primo film, 'Magari', con Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher.
Lavoro che apre il 72/o Film Festival di Locarno, in uscita in
Italia nel marzo del 2020.
La nipote di Gianni Agnelli ha raccontato una storia - con
mano delicata e ispirata - di tre figli di genitori separati,
Alma (la più piccola, quasi una voce narrante), Jean e
Sebastiano che vivono a Parigi con la madre dalla fede
russo-ortodossa, costretti a un periodo di vacanza per le feste
natalizie teoricamente a Courmayeur, ma in realtà in una
villetta a Sabaudia via Roma insieme al padre (Scamarcio),
sceneggiatore scombinato con una nuova ennesima compagna
(Rohrwacher). Ne emergono sofferenze profonde e incomprensioni,
con la bambina che più di tutte desidera la ricostituzione della
famiglia, ma al centro il tema è l'amore.
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