Diventa un braccio di ferro il caso
del maxi-conto (tra 8-10mila euro) che si vedranno presentare
dall'Usl bellunese i due alpinisti spagnoli salvati sulle Tre
Cime, dopo aver rifiutato due volte i soccorsi. "Noi non abbiamo
chiamato nessuno, non paghiamo" spiega il 45enne capocordata di
Barcellona. L'uomo e la sua compagna si trovano ancora sulle
Dolomiti, dove per qualche giorno proseguiranno la loro vacanza.
"Non siamo assicurati - aggiunge -, ma nessuno ha richiesto
l'intervento, quindi il caso è chiuso. Quello che ho letto in
queste ore non è accurato: non abbiamo chiamato i soccorsi. Non
c'era nessuna emergenza. Eravamo fermi per il maltempo, avevamo
creato un bivacco e stavamo scendendo, con i nostri tempi, senza
panico. E purtroppo non c'era copertura telefonica per avvertire
mia madre". "Ma non siamo degli sprovveduti, come ci hanno
dipinto - conclude lo spagnolo -, ma alpinisti esperti".
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