"Avrei sperato di essere su questi
banchi molto prima: non ho avuto possibilità di dare il mio
contributo". A distanza di 27 anni dal terribile attentato di
Capaci che costò la vita a Giovanni Falcone, alla moglie
Francesca Morvillo e a tre agenti di scorta, l'unico testimone
diretto sopravvissuto a quella strage ha deposto davanti alla
Commissione parlamentare. Una "amnesia" inspiegabile per
Giuseppe Costanza, l'autista di Falcone con cui il magistrato
aveva un rapporto strettissimo di stima e fiducia. Tanto da
confidargli una notizia non ancora ufficiale che doveva restare
riservata. "E' fatta: io sarò il procuratore nazionale antimafia
prenditi il brevetto per l'elicottero". A riferire questo
particolare, raccontato da Costanza ai commissari durante
l'audizione svoltasi a porte chiuse e il cui contenuto è stato
in parte 'secretato', è stato un altro magistrato che conosceva
molto bene Falcone, il senatore Pietro Grasso, ex procuratore a
Palermo e alla Dna.
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