In Kosovo sembra essere arrivato il momento del cambiamento.
Il successo nel voto anticipato di ieri dei due maggiori partiti di opposizione sembra destinato a scalzare dal potere gli ex leader della guerriglia indipendentista (Uck), che da posizioni radicali e fortemente antiserbe, hanno guidato il Paese dalla proclamazione di indipendenza da Belgrado del 2008.
Vi è la reale speranza che un nuovo governo abolisca i dazi
doganali antiserbi imposti un anno fa e consenta la ripresa del
dialogo con Belgrado, unica strada per arrivare a un accordo
sulla normalizzazione dei rapporti e alla soluzione di un
conflitto che continua a destabilizzare la regione.
"L'ora è arrivata", ha scandito ai suoi sostenitori Albin
Kurti, 44enne leader di 'Autodeterminazione' (Vetevendosje), il
movimento della sinistra nazionalista che ha vinto le elezioni
con oltre il 25% dei consensi, seguito dalla Lega democratica
del Kosovo (Ldk), moderati di centrodestra guidati da una donna,
Vjosa Osmani, a oltre il 24%.
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