Ragazzi in lacrime durante la
testimonianza del sopravvissuto allo sterminio nazista, Sami
Modiano, ai campi di Auschwitz-Birkenau. "Noi eravamo schiavi,
bastava che uno sbagliava qualcosa e veniva ammazzato subito.
Ero un ragazzo di 13 anni. Al mattino non sapevamo se saremmo
arrivati vivi alla sera. Io ho incubi, silenzi e depressioni.
Poi nel 2005 ho rotto il silenzio, accompagnando i ragazzi come
sto facendo con voi oggi. Ho iniziato a parlare e a raccontare e
da quel momento ho continuato perchè mi sono reso conto che i
ragazzi capivano. E questo mi ha dato la forza" ha raccontato
l'89enne durante il viaggio della Memoria con gli studenti
romani. Tanti studenti non trattengono le lacrime durante il
racconto. "Ascoltare dal vivo Sami ti apre una prospettiva
diversa sull'Olocausto. Non pensavo che sarei rimasta cosi'
turbata, perché in linee generali avevo studiato quanto
accaduto. Ma ascoltare i dettagli della vita di un uomo, che
allora era solo un bambino, è straziante", commenta una ragazza.
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